I dolori legati al ciclo mestruale sono molto diffusi, per alcune donne addirittura invalidanti, rilevabili in particolare a livello della parte bassa dell’addome, della schiena e delle cosce accompagnati da mal di testa, diarrea, nausea, gonfiore, piedi freddi, irritabilità, minzione frequente.
In ambito osteopatico, questo tipo di problematica viene affrontata attraverso un’anamnesi iniziale per escludere la presenza di patologie specifiche e successivamente per cercare di capire le cause che possono aver creato il disturbo.
Visto che le principali strutture coinvoltedurante il ciclo sono l’ovaio e l’utero, i trattamenti osteopatici interesseranno in particolare l’area del bacino che comprende sinfisi pubica, sacro, ossa iliache e coccige i quali sono rivestiti dalla muscolatura addominale, lombare e glutea. Gli organi in esso contenuti utero, vescica, intestino si ancorano al bacino e alla colonna lombare attraverso legamenti.
Tutte queste connessioni ci fanno capire che una tensione legamentosa può ridurre la mobilità dell’organo al quale affluirà meno sangue e di conseguenza limitando la sua funzionalità. L’aumentata tensione muscolare inoltre diminuisce il reflusso del sangue e dei liquidi linfatici che manterranno la congestione promuovendo lo stato infiammatorio e aumentando la percezione del dolore.
Il trattamento osteopatico mira a lavorare sulla restrizione della mobilità sia dell’organo interessato che dell’articolazione del bacino, della pelvi e della lombare in modo da diminuire la tensione muscolare migliorando l'apporto sanguigno e riducendo lo stato congestizio.
Questi approcci rivolti a muscoli, ossa e organi in osteopatia vengono chiamati biomeccanico e viscerale ma potrà altresì essere utilizzato un trattamento cranio-sacrale che in alcuni casi può facilitare la regolarità del ciclo per chi soffre di mestruazioni irregolari.
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