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Avere uno stile di vita attivo è importante per il benessere dell'intero organismo e per ridurre lo stress. Generalmente è consigliato svolgere un'attività fisica regolare, almeno 2 volte la settimana per circa un'ora a sessione. Scegliere uno sport che piaccia e nel quale ci si sente portati ci garantisce continuità e motivazione. Prima di iniziare una pratica sportiva però, può essere utile fare una visita posturale che evidenzi eventuali blocchi articolari o distretti corporei sui quali è meglio dedicarsi in modo specifico prima, durante e dopo l'attivita sportiva scelta; ad esempio, se si scegliesse la corsa, eventuali traumi pregressi agli arti inferiori con il tempo possono creare delle disfunzioni o sovraccarichi a catena a carico delle strutture adiacenti continuamente sollecitate dagli impatti sul terreno.
Una domanda che si pone spesso il paziente che intende iniziare un'attività sportiva riguarda la scelta dello sport adatto alla sua condizione fisica nel caso avesse mal di schiena o altri disturbi. La risposta è che non esiste un responso univoco perchè quello di cui si soffre non indica quale sport si possa fare o non fare in assoluto. Sicuramente è meglio scegliere quello che si predilige, eventualmente da svolgere con la dovuta gradualità e con eventuali accorgimenti quali fare esercizi specifici di preparazione o mantenersi in posizioni che evitino sollecitazioni troppo estreme di alcune strutture osteoarticolari. Solo nel caso in cui, dopo diverso tempo, adottati tutti questi accorgimenti, si dovesse sentire ancora dolore, sarebbe meglio prendere in considerazione un altro sport. Ad esempio, dicevamo che nella corsa, le strutture più sollecitate sono gli arti inferiori, il bacino e la colonna i quali dovrebbero essere liberi da blocchi articolari e in grado di sopportare l'impatto sul terreno. Riducendo i blocchi e potenziando queste strutture non si dovrebbero avere problemi nell'affrontare questa disciplina; nel nuoto le strutture più sollecitate sono gli arti superiori e la colonna che devono essere allenate per lo sforzo che si va ad affrontare. L'attività in palestra si può modulare in base alla preparazione e alle capacità dell'atleta. Esistono poi attività che richiedono un monitoraggio costante come le arti marziali e sport da combattimento perchè durante la pratica possono avvenire con piu facilità infortuni o si possono subire colpi durante gli incontri, maggiormente a carico della testa, dei polsi e delle caviglie.
Gli obiettivi del trattamento osteopatico saranno quindi quelli di: prevenire infortuni, evitare l'instaurarsi di disfunzioni dovute ad uno scorretto gesto tecnico o a traumi pregressi, aiutare lo sportivo ad effettuare gesti fluidi e corretti, migliorare le prestazioni, ridurre i tempi di guarigione da infortuni.
Questi obiettivi risultano fondamentali soprattutto per chi svolge sport a livello agonistico in quanto l'intensità dell'attività sportiva predispone a usura e disfunzioni che possono compromettere anche drasticamente il rendimento dell'atleta.
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