La cicatrice è un processo riparativo che si forma in seguito a una lesione. Essa è formata da tessuto fibroso che non è più uguale a quello che c'era prima ma è più denso e meno elastico.
In alcuni casi, soprattutto in quelli in cui vi è stata una lesione grave, un intervento chirurgico o in caso di difficoltà di rimarginazione della ferita, si possono creare delle aderenze cioè la cicatrice aderisce ad altri tessuti impedendone lo scorrimento.
Una cicatrice fibrosa riduce la mobilità articolare, tira la pelle creando degli schemi posturali asimmetrici. Nel caso di cicatrici profonde che coinvolgono l’epidermide e il derma, il corpo sarà ancora più esposto al rischio di scompenso posturale per un istintivo riflesso che ha come primo obiettivo quello di ridurre il più possibile la percezione del dolore alterando la distribuzione dei carichi.
Nel lungo termine questa condizione può creare rotazioni delle spalle o del bacino ed eventualmente problemi più importanti come ernie, artrosi o atteggiamenti scoliotici. Da non dimenticare inoltre che una cicatrice profonda può interrompere il fluire dell’energia attraverso i canali dei meridiani inficiando la salute generale del paziente.
L’osteopatia può essere d'aiuto per elasticizzare la cicatrice, ridurre le asimmetrie posturali e dare dei consigli in modo da rendere elastici i tessuti e mantenere il trattamento svolto durante la seduta.
Esistono inoltre altri tipi di cicatrici dovute a interventi chirurgici che possono creare aderenze ai tessuti più profondi condizionando la mobilità degli organi.
Anche gli organi infatti possiedono una loro mobilità che viene garantita dai movimenti del diaframma e dall’ ambiente fluido in cui sono immersi. Una riduzione della loro mobilità può creare degli scompensi posturali creando fastidi dovuti a sovraccarico in altri punti del corpo, diminuire la loro funzionalità o creare dei punti di fissità che creano alterazioni delle curve vertebrali, rotazioni o alterazioni della meccanica del bacino. La manipolazione viscerale può ridurre la formazione di aderenze perché incoraggia la mobilità degli organi, favorisce l’eliminazione delle fibrine e incrementa i movimenti fluidi.
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