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Ecco perchè è importante saper usare il diaframma


Il diaframma è una parte anatomica ancora poco considerata che però, se in disfunzione, può creare molti tipi di disturbi.

Questo è il muscolo respiratorio per eccellenza, ha la forma di una cupola che separa il torace dall’ addome e permette la respirazione attraverso un movimento attivo di discesa durante l’inspirazione e passivo di risalita durante l’espirazione. Questi movimenti verso il basso e verso l’alto garantiscono inoltre una sorta di massaggio e spremitura a livello degli organi che si trovano subito al di sotto (stomaco, fegato, intestino, sistema linfatico) favorendo in questo modo la loro funzionalità. 

Il diaframma è ricco di collegamenti perché ha una posizione centrale: anteriormente si inserisce a livello sternale e costale, posteriormente a livello delle ultime vertebre dorsali e prime lombari. Al suo interno, inoltre, si trovano tre aperture per l’aorta, per la vena cava inferiore e per l’esofago.  

Tutte queste connessioni spiegano come un cattivo funzionamento del diaframma possa creare problematiche non solo respiratorie ma anche a livello viscerale, posturale e circolatorio. 

Più nel dettaglio, di seguito sono elencati i principali processi in cui il diaframma è coinvolto:

LA RESPIRAZIONE

La principale funzione meccanica di questo muscolo è quella della respirazione. Con i suoi ventimila movimenti al giorno di discesa e risalita permette di scambiare ossigeno e anidride carbonica in ogni cellula del nostro corpo. 

In condizioni di riposo, questo dovrebbe essere l’unico muscolo ad attivarsi durante la respirazione ma spesso succede che, se si respira anche con la parte alta del torace, vengono attivati dei muscoli cervicali che servono per la respirazione sotto sforzo. Con il tempo questi muscoli perennemente contratti possono provocare dolori al collo. 


LA DIGESTIONE

L’esofago passa attraverso il diaframma e diventa stomaco. Le fibre muscolari dell’orifizio esofageo del diaframma regolano l’apertura tra esofago e stomaco impedendo al contenuto gastrico di risalire.  

In caso di alterazioni della statica, il diaframma potrà trovarsi disceso in inspirazione o risalito in espirazione.

Se il diaframma è bloccato in inspirazione, trovandosi in una posizione bassa, trazionerà verso il basso l’esofago con una tensione eccessiva sullo stomaco. In questa condizione una parte dello stomaco potrà risalire attraverso il foro esofageo. Risalendo attraverso questa apertura si avrà una perdita della funzionalità di contenimento della valvola situata all’ ingresso dello stomaco la quale serve ad impedire la risalita del contenuto gastrico in esofago causando quella sensazione di bruciore retro sternale o acidità.  Allo stesso tempo, la parte terminale dello stomaco, farà fatica a scaricare il contenuto gastrico nel duodeno provocando gonfiore addominale subito dopo aver cominciato a mangiare e digestione lenta. Inoltre, la costante pressione del diaframma sullo stomaco, potrà provocare una sensazione di peso sullo stomaco ed eventuali spasmi della muscolatura per irritazione della mucosa. 

Se invece il diaframma si trova in espirazione ed è quindi in una posizione alta, lo stomaco avrà una forma più verticale con una diminuzione della funzione di chiusura del diaframma. Questo potrà provocare una sensazione di pesantezza appena iniziato il pasto con una tendenza a soffrire di crampi dovuti a un lavoro compensatorio da parte della muscolatura accessoria.

Il pompaggio diaframmatico favorisce inoltre la peristalsi aiutando la regolarità intestinale.


LA STATICA DELLA COLONNA VERTEBRALE

Il diaframma ha connessioni dirette con le l’ultima vertebra dorsale e le prime lombari ed è inoltre collegato alla muscolatura lombare (muscolo quadrato dei lombi e psoas). Questo significa che ogni contrattura di questi muscoli potrà fungere da freno al diaframma e viceversa modificando in particolare la lordosi lombare.


LA CIRCOLAZIONE

L’apertura per l’aorta facilita la gittata arteriosa dall’ alto verso il basso, quella per la vena cava inferiore facilita la risalita del sangue venoso durante l’inspirazione. Con i suoi movimenti inoltre, il diaframma funge da pompa per la circolazione linfatica perché il dotto toracico attraversa l’orifizio aortico.


LO STRESS

Il diaframma è la parte del nostro corpo che in maniera più immediata risponde alle nostre emozioni. In caso di stress si manifesterà attraverso un blocco del respiro. Questo tipo di condizione ripetuta nel tempo creerà delle tensioni diaframmatiche a livello delle ultime costole e, posteriormente, della colonna che andranno a limitare la potenzialità respiratoria e la postura del soggetto.


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